È esclusa la violazione del repêchage nel caso di assunzione a termine contemporanea al licenziamento;

Questa la decisione contenuta nella sentenza 909/2017 , del 7 aprile 2017, pronunciata dalla Corte di appello di Milano (presidente relatore Chiarina Sala). La sentenza è un compendio sulla complessità che avvolge sempre i casi di licenziamento per motivi economici.

Per quanto riguarda il repêchage, in caso di recesso per ragioni economiche, l’azienda deve dimostrare di non aver potuto ricollocare il dipendente licenziato (dimostrando di non aver assunto altri lavoratori in ruoli compatibili con il profilo di quello licenziato).

Nel caso specifico, però, la Corte d’appello, nell’esaminare i nuovi ingressi in azienda intervenuti nei mesi vicini alla data del recesso, ha ritenuto di escludere che l’obbligo di repêchage fosse stato violato da una assunzione a termine per sostituzione, in quanto «la diversità di inquadramento…e la differente tipologia del contratto (se a termine) non consentono di effettuare utili raffronti per concludere su una concreta possibilità di ricollocazione» del dipendente licenziato.

Tale orientamento non risulta avere precedenti in termini nella giurisprudenza di legittimità, ma era stato proposto anche dal tribunale di Roma, con ordinanza del 27 ottobre 2014. In quel caso era stata ritenuta irrilevante una assunzione a tempo determinato effettuata un mese prima del recesso, con inquadramento analogo a quello della lavoratrice licenziata. Il giudice di Roma aveva argomentato che una posizione a termine non potesse essere proposta come alternativa al licenziamento di un lavoratore in forza a tempo indeterminato (e non violasse quindi l’obbligo di repêchage).

Nel caso deciso dalla Corte milanese, invece, la nuova risorsa è stata assunta a tempo determinato in sostituzione di un altro dipendente assente, con diritto alla conservazione del posto di lavoro, una fattispecie ben più focalizzata e che non fa sorgere dubbi circa l’eventuale uso elusivo di una assunzione a termine (possibile primo passo per un ingresso definitivo in azienda).

Fonte il sole 24 ore