Contratti a termine senza causale a 36 mesi ma nei limiti del 20% di organico, apprendistato più flessibile, novità su DURC, contratti di solidarietà e servizi per il lavoro: il Dl 34/2014 in Gazzetta Ufficiale.

Ecco i dettagli del primo capitolo del Jobs Act, ovvero il Decreto Lavoro (Dl 34/2014)approvato dal Governo Renzi e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 20 marzo: oltre alle annunciate novità su contratti a termine (senza causale fino a 36 mesi) e apprendistato, ci sono anche novità su DURC e contratti di solidarietà. Vediamo tutto.
Contratti a termine
L’Articolo 1 modifica le norme sul contratto a tempo determinato previste dal decreto legislativo 368/2001. Torna ai livelli pre-riforma Fornero (36 mesi e non più 12) il limite per i contratti a termine senza causale. Significa che l’azienda può stipularli, per una durata massima di tre anni, senza dover specificare quali sono le motivazioni industriali che fanno preferire il tempo determinato all’indeterminato. Attenzione però: nella stessa impresa non è possibile applicare contratti a termine a più del 20% della forza lavoro, ad eccezione delle imprese che occupano fino a cinque dipendenti, per le quali non c’è questo limite. L’apposizione del termine deve risultare da atto scritto (in genere, lettera di assunzione). Nell’arco dei 36 mesi, sono possibili fino a otto proroghe, a condizione che si riferiscano alle stesse mansioni. Il contratto a termine fino a 36 mesi senza causale è applicabile anche alla somministrazione.
Apprendistato
Il comma 19, articolo 1, legge 92/2012 è abrogato: non c’è più un tetto all’assunzione di apprendisti fissato dalla riforma Fornero (per cui non era possibile stipulare nuovi contratti di apprendistato senza aver regolarizzato almeno il 30% di quelli precedentemente assunti). Abrogato anche l’obbligo di formazione per l’apprendistato professionalizzante o di mestiere (erano 120 ore di formazione, che diventano facoltative). Non è più necessario definire un percorso formativo in forma scritta. La retribuzione del contratto di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale fa riferimento alle ore effettivamente prestate e a quelle di formazione, pari al 35% del monte ore di complessivo.
DURC
Il Documento unico di regolarità contributiva viene smaterializzato: la verifica della regolarità contributiva può essere effettuata, da chiunque ne abbia interesse, direttamente online. L’esito dell’interrogazione ha validità 120 giorni, la stessa del DURC, che viene così sostituito a tutti gli effetti. Servirà un decreto attuativoda emanarsi in 60 giorni, ispirato ai seguenticriteri:
· la verifica riguarda i pagamenti scaduti fino all’ultimo giorno del secondo mese antecedente a quello in cui viene effettuata (quindi c’è più tempo di prima), a condizione che sia scaduto anche il termine di presentazione delle relative denunce retributive;
· può riguardare anche le posizioni dei lavoratori con contratto di collaborazione coordinata e continuativa a progetto;
· avviene con un’unica interrogazione telematica negli archivi di INPS, INAIL e Casse edili che, anche in cooperazione applicativa, operano in integrazione e riconoscimento reciproco, indicando esclusivamente il codice fiscale del soggetto da verificare;
· vengono stabilite le tipologie di pregresse irregolarità di natura previdenziale o in materia di condizioni di lavoro da considerare ostative alla regolarità.
Altre norme
· Servizi per il lavoro: per chi cerca lavoro, parità di trattamento in tutti gli stati europei (indipendentemente dalla residenza o dal domicilio), sia per i cittadini italiani sia per i cittadini di altri paesi con permesso di soggiorno. Di fatto, lo novità serve a rendere la Garanzia Giovani, il piano europeo con l’ibiettivo di garantire ai giovani un’esperienza lavorativa entro quattro mesi dal raggiungimento del titolo di studio, utilizzabile più facilmente indipendentemente dalla residenza.
· Contratti di solidarietà: nuove risorse, a partire dal 2014, per 15 milioni annui.
Ricordiamo che questo decreto è solo il primo atto che arriva a compimento del Jobs Cct approvato, nelle sue linee guida, nel Cdm del 12 marzo: in arrivo c’è anche il taglio del cuneo fiscale con un aumento per i lavoratori in busta paga da maggio e un disegno di legge che conterrà la complessiva Riforma del Lavoro con i nuovi contratti e ammortizzatori sociali.